




Vincitore della rassegna 2018
"BIRTHPLACE" Regia di Sil Van Der Woerd & Jorik Dozy
Le immagini surreali e fantastiche richiamano il capolavoro del grande Guglielmo del Toro “la forma dell’acqua”. La plasticità dei movimenti del protagonista che sembra immerso in un acquario con una vivace fauna marina si trasforma in un triste scenario di morte dove a dominare è l’inquinamento marino. Il corto rappresenta una lezione sulla inestimabile valore della natura che l’uomo piano piano sta distruggendo.
Vincitore della rassegna 2018
"BIRTHPLACE" Regia di Sil Van Der Woerd & Jorik Dozy
Le immagini surreali e fantastiche richiamano il capolavoro del grande Guglielmo del Toro “la forma dell’acqua”. La plasticità dei movimenti del protagonista che sembra immerso in un acquario con una vivace fauna marina si trasforma in un triste scenario di morte dove a dominare è l’inquinamento marino. Il corto rappresenta una lezione sulla inestimabile valore della natura che l’uomo piano piano sta distruggendo.
2020
© 2023 Vincenzo Cusumano
Corto Corto Mon Amour
I Corti Vincitori della 12* edizione 2019
le motivazioni
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO PARTENZE Regia di Nicolas Morganti Patrignani
Il tema del fine vita è di grande attualità nel nostro Paese. Un argomento controverso ma anche assai delicato. Il corto "Partenze" ce lo fa affrontare, appunto, con delicatezza, tenerezza e sopratutto amore. L'amore che porta un uomo ad assecondare la volontà della propria donna, pur consapevole di tutto ciò a cui andrà incontro.
Combattente. Il termine più sbagliato per definire chi affronta una brutta malattia. Il malato non combatte, il malato non è un eroe. Il malato esige solo la propria dignità, nella vita e nella morte".
In questo senso "Partenze" ci offre migliaia di spunti di riflessione.
MENZIONE SPECIALE per la Fotografia a Rosario Neri per il corto "Voce" Regia di Piera Sannino
Per avere ricreato atmosfere uniche e originali grazie al posizionamento e alla taratura delle luci in scena. La fotografia dà una grande forza alla narrazione affidata ad attori professionisti e non.
PER L'IDEA PIU' CREATIVA "Operazione Santa Clous" Regia di Daniele Verciglio
Per avere creato, attraverso il dispositivo filmico, una atmosfera leggera e nello stesso tempo efficace nel raccontare la quotidianità dell’XI reparto mobile della Polizia di Stato. Come nella buona tradizione documentaristica i personaggi sono reali e non attori professionisti. Questa è la magia di un corto che ha l’ambizione di diventare cinema del reale. La voce fuori campo e l’uso del drone restituiscono magia grazie ai tappeti sonori e alle immagini.
PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA - "Passi D’amore" Regia di Fabio Matacchiera
Per avere proposto una tematica, come quella della prevenzione degli incidenti stradali, causati da distrazione da smartphone, di alto valore pedagogico. Il corto è un inno alla gioia di vivere nonostante le avversità".
MENZIONE SPECIALE per "Mai più solo tug of war" Regia di Totò Galati
Per la capacità di avere reinterpretato la figura di Peppino impastato in chiave moderna, grazie ad una rivisitazione originale e ricca di spunti creativi. Peppino è in ognuno dei ragazzi che quotidianamente lottano contro ogni forma di sopruso. È emblematica l’immagine degli studenti che tirano la corda in una direzione opposta al bullismo e all’emarginazione per dare vita a una forza comune che possa fare vincere su tutto, il bene.
PREMIO CINE ALBA "E’ tutto cinema" Regia di Gianni Aureli
La sottile linea tra verità e finzione è magistralmente raccontata nel corto "E' tutto cinema". Si apprezza la capacità del regista di tenere con il fiato sospeso fino all'ultimo lo spettatore. Il cinema come metafora della vita, la magia del cinema che permette in modo affascinante, come un gioco degli specchi di moltiplicare le nostre esperienze e il nostro vissuto.